Legionella spp. è un complesso di batteri ubiquitari, naturalmente presenti negli ambienti acquatici, che possono però raggiungere le condotte cittadine e gli impianti idrici degli edifici sopravvivendo e moltiplicandosi in condizioni particolari; è responsabile di infezioni che possono avere un decorso simile ad una “malattia influenzale” oppure manifestarsi come “malattia del legionario”, una patologia grave con probabilità di esito mortale non trascurabile (10%).
Benché sia considerata un’infezione rara, è sottodiagnostica e sottonotificata: nel 2014 però in Italia sono stati registrati più di 1450 casi confermati (ISS, 2015).
Al fine di prevenire il rischio per i lavoratori e gli ospiti delle strutture turistiche sono state emanate diverse norme a livello internazionale, nazionale e regionale. In attesa di una nuova norma a livello UE la normativa italiana in vigore è rappresentata dalle
Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi (2015), approvate il 7 Maggio 2015 in conferenza stato‐regioni.
Il documento riunisce, aggiorna e integra in un unico testo tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali pertanto esso, le sostituisce integralmente.
Tra le novità introdotte dal nuovo testo si specifica che:
“I gestori di ogni attività nella quale siano presenti impianti potenzialmente a rischio legionellosi sono tenuti ad elaborare ed applicare un protocollo di valutazione e gestione del rischio”
Ogni struttura turistico-ricettiva deve individuare perciò una persona responsabile per l’identificazione e la valutazione del rischio potenziale di infezione, che sia esperto e che comprenda l’importanza della prevenzione e dell’applicazione delle misure di controllo.
La valutazione deve essere effettuata da una figura competente, responsabile dell’esecuzione di tale attività (ad es. igienista, microbiologo, ingegnere con esperienza specifica, ecc.).
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